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Kritiken Reviews zum Album Mighty River
Sounds Behind the
Corner
Tanto blues, molto rock che scorre sullon the road stellestrisce, un
pizzico di hard sound in stile seventies e il duo di Colonia (Kln per i pi avvezzi
alla geografia teutone), tra chitarre folk, ritmi reagganti, ma solo in un finale
insolito, quello della traccia Sad Song On The Radio, chiama a s da Chris Rea ai Led
Zeppelin senza trascurare Clapton, Eric Clapton.
Il tutto in una chiave personale ed insolita per il roster sempre, spesso, pi hard
contenuto nel catalogo Sonic Revolution.
Una crew ben composta, specializzata in drum-line jazzata, easy sound di tastiera vintage,
organistica, chitarra estrosa, blues cold, quasi jazz anche in questfaspetto.
Non si nascondono: gi lopener Good & Bad, la successiva Call Me, Baby, viaggiano sul
filo di quel blues evoluto verso un rocknroll non ancora figlio di Elvis o degli Stray
Cats ma sulla strada dellhillybilly che smuove assetti country bianchi senza dimenticare
le back-roots, le radici afroamericane.
Senza troppi eufemismi le tracce enegref di un sound che proprio nel jazz evolve verso
incontri casuali, alternativi, ancora possibili.
Un trio inverosimile e plausibile, i Soulmatic in gMighty Riverh cercano quel filo sottile
che nellfhard-rock e nel rockabilly maturò generazioni di bikers, gatti bastardi e di
strada, la sensazione di libertà difficile da concepire esattamente negli angusti spazi
delle strade europee, così esponenziali nelle route americane.
Nagasaki Girl puzza di olio di moto, di giubbotto di pelle, di lattina di birra stappata
con i denti, di Lou Reed e di griglia, un brano che rappresenta bene una generazione a
cavallo tra i seventies americani e gli eighties ibridanti.
A volte la chitarra ricorda lfukulele di un limbo rock, altrove cfè il sudore di
Woodstock, gMighty Riverh non ha nulla di nuovo ed evolutivo in sé ma dal punto di vista
generazionale sa il fatto suo.
I
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Copyright Soulmatic 2009 |